L’estate scorsa la Società Europea di Oncologia Medica (ESMO) ha pubblicato le raccomandazioni relative alla modalità di impiego del sequenziamento di nuova generazione nella pratica clinica oncologica.

Le raccomandazioni ESMO, contenute nella pubblicazione dal titolo: “Recommendations for the use of next-generation sequencing (NGS) for patients with metastatic cancers: a report from the ESMO Precision Medicine Working Group”, si basano sull’analisi di valenza clinica, rischio e sostenibilità economica, relative all’introduzione del sequenziamento di nuova generazione (NGS) nella pratica clinica a 3 differenti livelli: quello della sanità pubblica, della ricerca clinica ed infine il potenziale vantaggio o svantaggio per ogni singolo paziente. La review prende in considerazione gli otto tumori con il più alto numero di morti in tutto il mondo e definisce l’utilità clinica dei diversi marcatori genici tramite la scala ESCAT (ESMO Scale for Clinical Actionability of molecular Targets) che classifica le alterazioni genomiche druggable in quattro livelli:

  1. ESCAT I: alterazioni genomiche con valore predittivo validato in studi clinici.
  2. ESCAT II: alterazioni genomiche associata alla risposta al farmaco in studi di fase I/II o in analisi retrospettive di studi randomizzati.
  3. ESCAT III: alterazioni genomiche validate in un altro tumore, ma non in quello specifico da trattare.
  4. ESCAT IV: alterazioni genomiche aggredibili ipoteticamente in base a dati preclinici.

L’utilizzo di pannelli multigenici basati su NGS nella pratica clinica giornaliera viene raccomandato nel caso delle seguenti patologie: carcinoma del polmone non a piccole cellule (NSCLC), tumore della prostata, carcinoma ovarico e colangiocarcinoma, dove l’introduzione della tecnologia garantisce dei benefici clinici ed una sostenibilità economica rispetto a metodiche alternative, mentre rimane una opzione possibile nel caso del carcinoma colorettale, qualora non generi costi extra rispetto, ad esempio, alla Real Time PCR.

L’utilizzo di pannelli multigenici ampi, che includono alterazioni di livello superiore ad ESCAT I è raccomandato solo nei centri di ricerca clinica. Difatti, il rilevamento di varianti ESCAT II-IV non sembra contribuire all’individuazione di un numero sensibilmente maggiore di pazienti responder e dovrebbe essere quindi considerato solo a scopo ricerca o per l’eventuale inserimento in trial clinici approvati.

La seguente tabella riassume le raccomandazioni e le alterazioni ESCAT I per le singole patologie prese in esame:

Un discorso a parte merita la valutazione del Tumour Mutational Burden (TMB) per selezionare i pazienti idonei alla terapia con anticorpi anti-PD(L)1.

Sulla base dei risultati dello studio KN158, ESMO raccomanda di determinare il TMB solo in caso di cancro alla cervice, tumori neuroendocrini, tumori salivari, carcinomi vulvari, carcinomi tiroidei.

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Riferimenti bibliografici

  1. Mosele F, Remon J, Mateo J, Westphalen CB, Barlesi F, Lolkema MP, Normanno N, Scarpa A, Robson M, Meric-Bernstam F, Wagle N, Stenzinger A, Bonastre J, Bayle A, Michiels S, Bièche I, Rouleau E, Jezdic S, Douillard JY, Reis-Filho JS, Dienstmann R, André F. Recommendations for the use of next-generation sequencing (NGS) for patients with metastatic cancers: a report from the ESMO Precision Medicine Working Group. Ann Oncol. 2020 Nov;31(11):1491-1505. doi: 10.1016/j.annonc.2020.07.014. Epub 2020 Aug 24. PMID: 32853681.