I tumori stromali gastrointestinali (GIST) sono i tumori mesenchimali più comuni del tratto gastrointestinale. La maggior parte dei GIST presenta una mutazione nel gene KIT (85% circa) o nel gene PDGFRA (5-7%).

KIT e PDGFRA sono due recettori trans-membrana della famiglia delle tirosin chinasi i cui ligandi sono rispettivamente il fattore di crescita della cellula staminale e il fattore di crescita derivato dalle piastrine. Il legame con il rispettivo fattore di crescita attiva il recettore con conseguente attivazione dei pathway che promuovono la proliferazione cellulare e l’inibizione dell’apoptosi.
Le mutazioni dei geni KIT e PDGFRA portano ad attivazione costitutiva dei recettori.

Le mutazioni dei recettori tirosin chinasici rappresentano anche un meccanismo di resistenza ai farmaci che può manifestarsi o all’inizio del trattamento (resistenza primaria) o durante il corso della terapia (resistenza secondaria). Inoltre, lo stato mutazionale può predire la risposta al trattamento con inibitori tirosin chinasici: a seconda del tipo di mutazione di KIT o PDGFRA presente nel tumore, il paziente manifesta sensibilità o resistenza a farmaci come imatinib e sunitinib.

L’evidenza di un ruolo potenziale dello stato mutazionale come fattore prognostico è emersa durante le ultime due decadi. La presenza di inserzioni/delezioni coinvolgenti i codoni 557 e/o 558 correla con un esito clinico peggiore rispetto ai pazienti con tumore wild-type per l’esone 11 di KIT. Un comportamento clinico maligno è stato documentato anche per i GIST con mutazioni nell’esone 13 e nell’esone 9 di KIT. I pazienti con GIST positivi per mutazioni di PDGFRA sembrano avere una prognosi migliore degli altri. Tuttavia il ruolo dello stato mutazionale di KIT/PDGFRA come fattore prognostico rimane controverso e pertanto è importante proseguire con ulteriori studi.

Myriapod® GIST primer set, che Diatech Pharmacogenetics ha appena lanciato sul mercato, permette di identificare, mediante MassARRAY, le principali mutazioni somatiche dei geni KIT e PDGFRA. Il pannello copre il 60% delle mutazioni nell’esone 11 del gene KIT, il 90% delle mutazioni degli esoni 9, 13, 17 dello stesso gene e il 70% delle mutazioni negli esoni 12, 14, 18 del gene PDGFRA.

Myriapod® GIST primer set permette di aumentare la sensibilità e la rapidità dell’analisi mutazionale dei geni KIT e PDGFRA negli studi di ricerca riducendo il numero delle sequenze del 94%: soltanto i campioni risultati wild-type al MassARRAY andrebbero sottoposti al sequenziamento diretto. Esso, inoltre, offre una procedura standardizzata ed una interpretazione dei risultati semplificata.

Myriapod® GIST primer set (cod. SQ030 – RUO) permette di analizzare 209 varianti, tra SNV, inserzioni e delezioni, mediante 16 multiplex e contiene tutti i reagenti e i consumabili necessari per eseguire 60 test. Il pannello GIST può essere combinato con altri kit Myriapod® nella stessa seduta.

Myriapod® GIST primer set (cod. SQ030) – Solo per uso di ricerca. Non per l’uso in procedure diagnostiche.