La Diatech è lieta di annunciare l’uscita del del test di risposta agli anticorpi monoclonali anti-EGFR (BRAF status), che consente di identificare le principali varianti del gene BRAF.

Il carcinoma colorettale è uno dei tumori più frequenti in tutto il mondo e una delle principali cause di morte per cancro. Una volta che la malattia si è diffusa, il tasso di sopravvivenza di cinque anni è inferiore al 10%. I pazienti con carcinoma colorettale metastatico (mCRC), resistenti alla chemioterapia, vengono trattati con anticorpi monoclonali anti-EGFR: cetuximab e panitumumab. Tuttavia questi farmaci mirati sono efficaci solo nel 10-20% di tali pazienti. Le mutazioni nei codoni 12 e 13 del gene KRAS possono spiegare soltanto il 30-40% dei pazienti non-responders.

In uno studio pubblicato alla fine del 2008, Di Nicolantonio et al. suggeriscono che le mutazioni del gene BRAF possono contribuire per un ulteriore 14% di casi resistenti. Da tale studio infatti è emerso che nessuno dei pazienti con mCRC e BRAF mutato rispondeva al trattamento anti-EGFR, mentre, in tutti i casi in cui la terapia funzionava, il gene BRAF non appariva alterato. Inoltre, tutte le mutazioni a carico del gene BRAF sono state identificate unicamente nei pazienti con KRAS wild-type, a dimostrazione del fatto che le mutazioni nei due geni sono mutualmente esclusive.

Da quanto appena detto è evidente come lo status di BRAF possa essere considerato un importante biomarker predittivo di risposta agli anticorpi monoclonali anti EGFR, alla stessa stregua dello status di KRAS.

Pertanto l’analisi mutazionale del gene BRAF, associata a quella del gene KRAS, consente una selezione più accurata dei pazienti idonei alla terapia con cetuximab/panitumumab.

Il kit di risposta agli anticorpi monoclonali anti-EGFR (BRAF status) permette di determinare, mediante Pyrosequencing, con una sensibilità del 5% ed una specificità ? 99%, la mutazione V600E nell’esone 15 di BRAF, responsabile da sola del 90% delle alterazioni del gene. Con lo stesso set di primer è possibile individuare anche le mutazioni T599I, V600M e K601E. Mentre un primer set secondario fornito nel kit permette di rilevare eventuali mutazioni presenti nei codoni 464-469 dell’esone 11 di BRAF.